Facciamo Breccia rivendica il sostegno all’azione compiuta ieri da un gruppo di attivisti/e di “Militant” che, sulla chiesa di S. Eugenio a Roma, gestita dall’Opus Dei e dove furono celebrati i funerali del fondatore Echevarria, hanno affisso una gigantografia della Guernica di Picasso e la scritta “Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non può essere beato”. Parimenti sostiene il volantinaggio di un nostro comunicato compiuto – in territorio italiano – da parte di simpatizzanti del nostro coordinamento, a cui la Digos ha poi sequestrato i volantini dopo aver condotto i due ragazzi in questura. Atti simbolici che hanno raggiunto il cuore e la testa di tutte e tutti coloro che lottano in Italia in nome dei valori della laicità e dell’antifascismo.
La beatificazione di 498 franchisti (“casualmente” nell’anniversario della marcia su Roma) voluta dal Vaticano è un fatto politico, che va ad inserirsi in un progetto ad ampio spettro della gerarchia d’oltre Tevere.
Con il papato Ratzinger la chiesa cattolica ha fatto un salto di qualità: priva di rappresentanti credibili “noleggiati” nei partiti collaterali, scende in campo direttamente nel nome della restaurazione di un sistema che, come nella Spagna franchista, la veda soggetto dominante (in terra, e non in cielo) e beatifica quelli che, da destra, ne difesero il potere temporale.
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