Spagna, beatificazione di massa rievoca spettri Guerra Civile

MADRID (Reuters) – La Chiesa cattolica si appresta a beatificare 498 suoi membri uccisi durante al Guerra Civile, ponendoli sul percorso di una possibile santificazione e rievocando ricordi di un conflitto che ancor oggi divide la Spagna.
La maggior parte di quanti saranno onorati nella cerimonia di domenica prossima a Roma, la più grande beatificazione di massa di sempre che richiamerà migliaia di pellegrini spagnoli, erano preti e suore uccisi da militanti di sinistra nell'escalation della guerra fra 1936 e 1939.

Molti religiosi ed esponenti del clero cattolico si erano schierati con Francisco Franco nel conflitto, scoppiato dopo un colpo di Stato del generale contro il governo di sinistra della Repubblica spagnola e la sua ascesa al potere come dittatore.

Nel corso dei decenni, la Chiesa ha raccolto prove sul fatto che molti suoi esponenti furono uccisi per la loro fede, rendendoli candidati alla beatificazione. Si vi saranno rapporti su miracoli collegati a preghiere a loro rivolte, alcuni potrebbero diventare santi, processo che richiederà anni.

Ma il processo di beatificazione ha risvegliato ricordi amari sul ruolo della Chiesa nella Guerra Civile. Il conflitto è ancor oggi oggetto di un rabbioso dibattito in Spagna ed il governo socialista sta progettando una legge, avversata dalla Chiesa, per condannare ufficialmente il regime di Franco, morto nel 1975.

"La gerarchia della Chiesa Cattolica sta perdendo un'occasione per riconoscere pubblicamente le sue responsabilità nel sostegno al golpe militare di Franco ed alla sua dittatura", ha detto l'Associazione per la Memoria Storica, che ricerca fosse comuni in cui si trovano vittime delle forze di Franco.

La Chiesa insiste sul fatto che una cerimonia religiosa non va confusa con una dichiarazione politica.

"Quel che celebreremo è la memoria di persone che hanno scelto di restare fedeli alla loro fede ed all'amore per Gesù Cristo al di là delle stesse loro vite", ha detto Maria Encarnacion Gonzalez, storica che supervisiona l'Ufficio ecclesiastico per le cause dei santi.

La vicenda coinvolge un Paese un tempo a forte maggioranza cattolica ma dove oggi è permesso il matrimonio omosessuale. Inoltre, l'anticlericalismo, che esplose in violenze negli anni Trenta che costarono la vita a migliaia di membri delle organizzazioni religiose, è ancora radicato in una parte della popolazione.

giovedì, 25 ottobre 2007 – Reuters

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