E' esplosa l'ultima "bomba" vaticana. Chi vuole può ricevere a domicilio una "reliquia" di un indumento del papa polacco.
Non so se sia possibile sceglire tra la tunica, le calze, il pigiama o le mutande di Wojtyla, ma si assicura che un pezzettino arriverà ad ogni richiedente con tanto di preghiera firmata dal cardinale Ruini.
Si noti: non c'è il prezzo, ma si ricevono volentieri delle offerte. Così ci si salva dalla formula esplicita del mercato del tempio, ma la sostanza non cambia per nulla.
Come l'offerta per le messe ha costruito l'industria del suffragio, così la "santificazione" di un cattolico illustre fornisce l'opportunità di espandere il mercato, di fare soldi.
Il vicariato di Roma e il vaticano sanno bene come un santo in paradiso produce affari sulla terra. Siamo arrivati ad un punto davvero inimmaginabile e, con santa esultanza, da Roma arriva la notizia di una valanga di richieste.
Così all'idolatria si aggiunge il ridicolo… pur di fare soldi. Prepariamoci al bacio delle sante reliquie.
Alle reliquie dei sospiri di san Giuseppe, delle penne dell'arcangelo Gabriele, del prepuzio del divin fanciullo, del sangue di san Gennaro, delle mammelle di sant'Agata, delle unghie di sant'Ermenegildo, delle pupille di santa Brigida, del legno della santa croce…, ora si aggiungono gli indumenti del papa polacco.
Ci potrebbe aspettare di peggio: fra qualche anno prepareranno le reliquie del cardinale Ruini. Una la prenoterò subito… E' roba da non perdere. Uno così lo trovi ogni tre o quattromila anni.
Vi suggerisco di prenotare per tempo perchè le reliquie del cardinale Ruini andranno a ruba su richiesta di gay, lesbiche, transessuali, separati, divorziati, donne, preti sposati….
Don Franco Barbero – 28 settembre 2007