Il database dell’orrore

Nomi, cognomi, qualche faccia, data e ora e, soprattutto, il crimine. Dopo la messa in onda del video della BBC, quello che ha fatto imbestialire il Vaticano, il tema “Chiesa e abusi sessuali” non è più un tabù, o almeno lo è un po’ meno. Almeno all’estero. Provate a fare un giretto su questo sito: http://app.bishop-accountability.org/member/index.jsp.

Sì. Avete visto bene. Si tratta di un database che raccoglie le generalità di tutti i preti accusati di reati sessuali dal 1950 al 2004. Negli Stati Uniti però. Agghiacciante ma emblematico. In totale gli “schedati” sono 4.392, divisi per nome, diocesi, stato.

In una colonna vengono riassunti in poche righe le ipotesi di reato e la portata della condanna.

Sorge spontanea una domanda facile facile: riusciremo mai ad avere in Italia uno strumento come questo? Così, tanto per avere un’idea delle persone a cui affidiamo la nostra anima inginocchiandoci in un confessionale.

http://vidicolamia.splinder.com/post/12304700

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