Il 15 febbraio di quest’anno (per i maniaci della precisione: era un giovedì) Pierferdinando Casini accettò di rispondere on line (per i maniaci della precisione: tra le 15.00 e le 16.00) a quanti, commentando un post sui Dico (per i maniaci della precisione: link), lo chiamavano in causa con la grave accusa di ipocrisia (per i maniaci della precisione: mettersi in posa da cattolico con un divorzio sul groppone ed un concubinaggio pubblico in corso). Le risposte che diede furono tutte assai carine (per i maniaci della precisione: link).
Una tra queste (per i maniaci della precisione: postata alle 15,22) varrà la pena, oggi, di riprendere testualmente: “Molti sostengono che abbia chiesto o addirittura ottenuto l’annullamento della Sacra Rota del mio matrimonio. Totale falsità che smentisco…” (per i maniaci della precisione: aggiungendo “… anche se, francamente, non riesco a capire cosa centra con i dibattito odierno”). Niente annullamento della Sacra Rota, dunque: separazione e divorzio (per i maniaci della precisione: in culo a una trentina di punti del Catechismo della Chiesa Cattolica, primo tra tutti il 1644).
Ora, non è per scassare la minchia a Pierferdinando Casini (anzi: auguri, pisellone!), ma giunge notizia (per i maniaci della precisione: link) che a settembre, salvo contrattempi, egli convolerà a nozze con la sua nuova compagna (per i maniaci della precisione: Azzurra Caltagirone). Matrimonio che, essendo matrimonio di divorziato, non potrà avere forma religiosa (per i maniaci della precisione: in culo un’altra volta al Catechismo della Chiesa Cattolica, stavolta al punto 1631).
Anche senza voler essere maniaci della precisione, sorge una domanda: ma, fatta salva l’evidenza che lecca il culo al papa e a molti cardinali, in che senso Pierferdinando Casini è cattolico?
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