La decisione del vescovo di Parma sul sacerdote che aveva chiesto la dispensa per fidanzarsi: "Lasci la chiesa il più presto possibile"
PADOVA – Niente da fare: la mobilitazione del paese; l'invocazione a cambiare parere; la petizione con 800 firme. Per il vescovo di Padova, il parroco di Monterosso che ha chiesto la dispensa per fidanzarsi deve andarsene al più presto possibile. Non poteva essere altrimenti. Non c'è spazio per i preti fidanzati nella Chiesa cattolica. Già da oggi don Sante Sguotti è sollevato dall'incarico di reggente della chiesa e non potrà più esercitare la funzione di ascoltare le confessioni e impartire l'assoluzione.
Chiaccherato e amatissimo, don Sante ammise pubblicamente di essersi innamorato di una donna ma "non in maniera biblica". "Laura la conosco da più di otto anni", disse durante la conferenza stampa convocata per chiarire le voci che lo volevano padre di un bambino. "Sono innamorato di lei, l'ho aiutata a scegliere il nome del bambino e ci fidanzeremo in forma casta, se lei vorrà, il prossimo 2 dicembre". Ma allora, il figlio è suo o no? gli domandarono. "E' stata tutta una finta", rispose il sacerdote. "A me piace giocare. Se sono il padre del bimbo decidetelo voi".
Il paese ha sempre sostenuto il suo parroco: anche una petizione con 800 firme, più o meno quanti sono gli abitanti del piccolo centro, era stata inviata al vescovo Antonio Mattiazzo per sospendere l'ordine di dimissioni. "Se il parere dei fedeli non interessa Mattiazzo, ai fedeli non gliene frega niente", era scritto su un telo bianco affisso lungo la strada principale del paese a fine agosto quando dello scandalo don Sante volle parlare ai fedeli radunati per festeggiare il santo patrono.
Tutto inutile: il vescovo ha già nominato alla guida della comunità parrocchiale un nuovo religioso, don Giovanni Brusegan, delegato vescovile per l'ecumenismo e la cultura. "Don Sante Sguotti – ha scritto categorico il vescovo nel decreto di rimozione – deve lasciare la parrocchia entro e non oltre il 13 ottobre".
(8 ottobre 2007) – Repubblica.it