APPRESA LA NOTIZIA della condanna in primo grado a otto anni di reclusione di don Giuseppe Giacomoni, accusato di pedofilia, la curia diocesana guidata dal vescovo monsignor Antonio Lanfranchi ha emesso un comunicato. Vi si legge fra l’altro: «La diocesi di Cesena-Sarsina prende atto della sentenza emessa, peraltro non definitiva e per la quale lo stesso don Giacomoni, attraverso i suoi legali, intende presentare ricorso in Corte d’appello. Si devono ancora leggere le motivazioni delle sentenza, pertanto si rimanda a una valutazione più precisa al momento della sentenza definitiva.
SI RIAPRE con questa ultima fase della vicenda una grande ferita per tutta la comunità cristiana che vive in questa chiesa. L’invito ai fedeli è quello proseguire nel proprio cammino di fede, a pregare e di non lasciarsi scoraggiare da questi avvenimenti dolorosi, che vedono coinvolto un sacerdote diocesano, peraltro non impegnato come parroco.
IN OGNI CASO, la diocesi esprime profonda sofferenza per l’intera vicenda e anche una umana vicinanza alle persone coinvolte. Conferma il provvedimento nei confronti di don Giacomoni, in vigore fin dal momento dell’arresto, che impedisce al sacerdote di celebrare la liturgia in pubblico e gli vieta l’amministrazione dei sacramenti e ogni attività di carattere pastorale, non lasciandogli comunque mancare il sostegno umano e cristiano».
venerdì 05 ottobre 2007 – il Resto del Carlino